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Dalle stringhe ai confini estremi: l'universo è musica.

Le ultime teorie della fisica di frontiera cercano di fondere, in un mondo nuovo, la teoria delle particelle elementari e lo studio dell’universo nella sua più vasta scala. Attraverso un equilibrio quasi incoerente e bizzarro, si cerca di far tornare matematicamente il conto fra invariabilità delle leggi, costanti universali e unicità dell’universo.
Questo è il regno delle stringhe, o meglio, della “ teoria delle stringhe”, che sarebbe addirittura capace di unificare la relatività generale e la meccanica quantistica (rompicapo che nemmeno il grande fisico A. Einstein era riuscito a risolvere).
La stringa altro non è che una “ corda vibrante”, una singola unità origine di tutta la materia, i cui differenti modi di vibrare determinerebbero la meravigliosa diversità del tutto. Le note musicali intonate dalle stringhe sono vibrazioni che vivono su uno spartito cosmico come corde di un violino che eseguono sinfonie universali. Nella fantasia artistica attraverso stringhe vibranti, note scritte su spartiti arrotolati nelle profondità dello spazio, si costruisce tutto un multiverso, popolato a sua volta da tanti universi, a loro volta scrigni di ammassi di galassie e via via, sempre nel più piccolo, galassie, stelle, sistemi planetari, materia e alla fine stringhe. Una danza continua che porta attraverso un’armonia in punta di piedi, ad unificare, infinitamente grande ed infinitamente piccolo sulle note di una musica matematica senza fine. Realtà nuova dove l’eleganza del pensiero umano, come la stessa eleganza di una ballerina classica, si muove leggera e libera fra nuovi spartiti e palcoscenici immensi.

Dimensioni : 50 x 70
Tecnica mista : matita grassa “Pablo” + smalto