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Satellite Planck

Il satellite Planck dell’Agenzia Spaziale Europea nasce grazie ad un notevole contributo scientifico italiano (prof. Bersanelli – gruppo Planck, via Celoria Milano).
Planck è nato per dare risposte alle domande che da sempre gli scienziati si pongono: da dove viene l’universo? In che modo si è evoluto? Ci sono molti campi di indagine astronomica per cercare di trovare delle spiegazioni convincenti.
Planck lavora nelle microonde su tutto il cielo osservando le anisotropie presenti nella radiazione cosmica di fondo (CMB Cosmic Microwave Background). Questa è presente nel nostro universo da circa 13.7 miliardi di anni, dopo che l’universo stesso da estremamente caldo e denso in stato di plasma, ha cominciato a espandersi, raffreddandosi.
Planck è un satellite che ruota attorno al suo asse (spinning satellite) una volta al minuto.
Ruotando, il telescopio Planck osserva un grande cerchio di cielo. In realtà ogni rilevatore di Planck punta in una specifica direzione: in tal modo questo rilevatore traccia un proprio cerchio particolare del cielo. L’asse del satellite si trova dalla parte opposta al sole affinché, schermato da appositi pannelli, i suoi sensori non siano danneggiati da radiazioni solari. Planck non ruota intorno alla terra, ma molto più lontano attorno al punto L2, collocato lungo la direzione sole-terra, dalla parte opposta al sole. Con appositi aggiustamenti della direzione dell’asse del satellite, si mantiene sempre la stessa direzione sole-terra, così i cerchi osservati dai rilevatori si spostano nel cielo e in sei mesi queste sovrapposizioni coprono tutto il cielo stesso. Combinando dati e mappe inviati a terra da Planck si ottiene una mappa delle anisotropie del CMB e di quelle di tutte le altre componenti astrofisiche. Planck osserva il cielo in canali di frequenza fra i 30 ed i 353 Ghz oltre l’infrarosso, per avere risposte su come è nato l’universo.


Planck è un grande occhio nel cielo: attraverso un iride di specchi l’inizio dell’universo viene captato e catturato nella pupilla dello stesso satellite. Una bimba incredula in mezzo alle stelle guarda verso di noi: il cosmo nelle sue prime forme. Planck ne cattura la luce dei suoi giovani occhi, iridi curiose e stupite in un gioco eterno di riflessi e sfide.

Dimensioni: 50x70
Tecnica mista: matita grassa “Pablo”, acquarello, smalto.