Nel pomeriggio di Sabato 5 aprile 2014, alla presenza dell'Assessore alla Cultura del Comune di Merate, Sig.a Giusi Spezzaferri, della Dott.ssa Lella Mauri, sua omologa nella precedente giunta comunale e attuale Vice-Presidente della Consulta di Merate, del Presidente Ernesto Passoni e del Segretario uscente Attilio Biondi, della Società di Mutuo Soccorso, e di un nutrito gruppo di visitatori, la Direttrice della Scuola d'Arte Pura e Applicata, Prof.ssa Maria Trivulzio, ha aperto la Mostra Personale dell'Artista Cristina Cereda, allestita nella Sala Guido Frisia, al primo piano della nostra sede di Viale Lombardia, 14 in Merate. Questa bellissima mostra è stata dedicata da Cristina Cereda al Maestro Vincenzo Trivulzio, direttore e fondatore della Scuola d'Arte Pura e Applicata della Società di Mutuo Soccorso di Merate, suo insegnante di acquerello, che l'ha saputa guidare con passione e generosità nell'apprendimento di questa difficile tecnica pittorica. A Vincenzo Trivulzio l'artista ha voluto rivolgere un grazie postumo per averle trasmesso soprattutto "la poesia del mestiere di Pittore", e di averle fatto imparare a raccontare il bello della pittura come espressione della nostra vita. Non mancate neppure alla conferenza in programma per venerdi prossimo,11 aprile alla ore 20,45, che si terrà nella Sala Civica F.11i Cernuschi. G.Comi. Diventa sempre più raro e più difficile riuscire a trovare il tempo e il giusto luogo per soffermarci ad osservare il cielo stellato. Presi come siamo dalla nostra frenetica vita, e ostacolati spesso dall'illuminazione delle città in cui viviamo, non ci accorgiamo di quanto un cielo stellato sia affascinante. Avendo avuto la possibilità di ammirare le stelle da luoghi non influenzati dalle luci della città, (nel deserto in Giordania e in una baita d'alta quota in Valle Spluga) mi sono reso conto di quante emozioni e sensazioni interiori riesca a suscitare questa osservazione notturna. "Guardare le stelle mi fa sempre sognare, così come lo fanno i puntini neri che rappresentano le città e i villaggi su una cartina. Perché, mi chiedo, i puntini luminosi del cielo non possono essere accessibili come quelli sulla cartina della Francia?" Queste parole, scritte dal celebre artista Vincent Van Gogh in una delle sue famose lettere al fratello Theo, sono un'ulteriore conferma del fascino che quei "puntini luminosi" esercitavano sul famoso pittore .. ma, basta guardare le sue opere per capirlo. Tra queste, una delle più famose è la: "Notte stellata sul Rodano" risalente al 1888, qui sotto riprodotta parzialmente. Fin dai tempi più remoti, l'uomo ha osservato il cielo con occhi pieni di meraviglia e di stupore e, trovandolo tanto affascinante e misterioso, non ha potuto fare a meno di collocare in esso la dimora di entità soprannaturali scaturite dalle proprie religioni. Emozioni e sensazioni analoghe si possono percepire, senza andare troppo lontano, ammirando le stupende opere di Cristina Cereda, esposte nella sua mostra personale di ASTROAR1E, allestita nella Sala Guido Frisia della Società di Mutuo Soccorso di Merate, con ingresso libero al pubblico. Verso la metà del secolo scorso, nel mondo si è costituito un movimento artistico, denominato "Space Art", al quale aderiscono pittori, scultori, illustratori, attenti studiosi dei fenomeni legati alla Fisica e all'Astronomia, che si esprimono attraverso scenari cosmici traendo dall'Universo l'ispirazione primaria della loro arte. Questi artisti lavorano spesso in collaborazione con scienziati e Centri di Ricerca Astronomici per poter tradurre in arte visiva, nel rispetto delle realtà acquisite, la tecnologia e la ricerca spaziale stessa. CRISTINA CEREDA è decisamente parte integrante di questo gruppo di Artisti/Studiosi. Nella sua mostra personale sono esposte 34 grandi opere (f.to 50x70 cm.) che illustrano l'affascinante Universo in cui viviamo, con tecniche pittoriche miste spazianti dalle matite colorate grasse all'acquerello, dalla tempera all'acrilico che l'Artista usa con grande padronanza esecutiva e dovizia di particolari. La sua capacità di rappresentare meravigliosi scenari spaziali, ricchi di stelle, di nebulose e galassie, si amalgama molto bene ai rigorosi contenuti scientifici, alle allegorie e alle interpretazioni personali, di cui le opere esposte sono l'espressione. Ammirando attentamente queste sue opere si percepisce il grande amore che essa nutre per la Fisica e l'Astronomia. In una descrizione posta sotto una delle opere esposte, Cristina Cereda si dichiara addirittura perdutamente "innamorata" della Fisica con queste parole: "Quando ci si innamora della Fisica è per sempre perché innamorarsi di Lei è come innamorarsi della vita. La Fisica schiude la mente al sorriso perché il mondo si rivela per ciò che è: una continua meraviglia logica in continuo divenire." Maria Trivulzio, illustra dapprima ai presenti la nuova forma d'arte denominata "SPACE ART", per certi aspetti ancora sconosciuta a molti, che si ispira a concetti fisici, matematici e astronomici, tendente a tradurre visivamente il meraviglioso universo che ci circonda, fatto di concetti, simboli e paesaggi a volte troppo difficili da comprendere e anche solo immaginare, Passa in seguito a presentare l'Artista Cristina Cereda, autrice delle opere esposte, percorrendone il suo excursus artistico e mettendo in risalto il grande lavoro da lei effettuato nell'approfondimento delle sue conoscenze di Fisica e di Astronomia, scienze che la affascinano particolarmente, e del suo continuo sforzo di esprimere al meglio i suoi paesaggi siderali, le sue allegorie e le interpretazioni personali dei concetti da cui è fortemente attratta, nel tentativo di coinvolgere e di affascinare coloro che si pongono davanti ad una sua opera.

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