Parlami di spazio infinito, di lontane galassie, di stelle luminose e pianeti di vita, riempi il mio sonno di un lungo sogno….
C’è sempre qualcosa di me nei miei disegni, soprattutto nelle donne che in essi vivono. Dopo aver assistito ad una conferenza di un famoso planetologo, ho lasciato correre la memoria. Egli parlava di cose che già sapevo dai tempi dell’adolescenza, passata ad erudirmi da autodidatta sulle meraviglie del cielo. Era come se le sue spiegazioni avessero aperto la porta su paesaggi del pensiero lontani nel tempo. Parlava di quegli spazi infiniti dove la mia mente di ragazza volava fin nelle profondità più remote; raccontava di lontane galassie come parte di un tutto che volevo conoscere perché parte di me. E poi, finalmente, spiegava di stelle luminose circondate da pianeti che, in qualsiasi punto del cosmo, avrebbero potuto ospitare la vita. Vita nelle forme che noi conosciamo o, addirittura, vita completamente inaspettata, evolutasi su molecole di base non nostre. Mi sono ritrovata a percorrere i sogni di ragazza, quelli che mi riempivano il giorno e la notte, dove il riferimento costante era lassù, da qualche parte, nell’universo. La “ninna nanna” più bella per addormentarsi tranquilli, con la consapevolezza che io facevo parte del tutto, meravigliosamente grande e maestoso, là fuori.
E il sonno diventava sogno….
Dimensioni : 50 x 70
Tecnica : matita grassa “Pablo”