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Io canto la meraviglia dell’infinito divenire… (simulazione “Bolshoj”)

La simulazione “Bolshoj” è una elaborazione della NASA ottenuta con il supercomputer Pleiades per illustrare le evoluzione dello spazio dal momento del big bang ad oggi in maniera tridimensionale. Bolshoj significa grande perché questa è la più accurata ricostruzione dell’evoluzione su larga scala della struttura dell’universo. Si cerca di capire come funzionino le galassie, il perché si siano disposte su immensi “filamenti cosmici” e le interazioni della materia oscura con esse, materia che non è direttamente osservabile, ma che si intuisce attraverso i suoi effetti gravitazionali.

Io canto la meraviglia dell’infinito divenire, bagliore lontano nel tempo e nello spazio, principio del tutto, perché il mio stupore con questa luce ha inizio.
La nascita delle dimensioni del mio pensiero diviene tutt’uno con le possibili dimensioni stesse di sfaccettature spaziotemporali nascoste nelle pieghe dell’universo.
Nella grazia di un abito di bellezza rinascimentale, io sorrido alla consapevolezza del tutto che mi circonda, di cui faccio parte e con il quale divengo…
Danza di un abito leggero di mussola, creatura senza volto, anima senza limiti, volteggio impalpabile che è danza stessa di ben più immensi volteggi di lontane galassie in corde infinite di luce.
L’infinito divenire si riflette nella sfera di cristallo che appoggia sul mio cuore ed io ne canto per sempre la sua meraviglia perche di essa ne faccio parte, consapevolezza di un fluire eterno di colori ed emozioni di un pensiero di nastri di lucida seta rosa che con più vaste spirali si intrecciano.
Io canto la vita, luce di lontane stelle che mi accompagneranno per sempre finché avrò il sorriso per
gioire di esse e ad esse ritornare in un rinnovato infinito divenire.

Dimensioni: 50x70
Tecnica mista: matita grassa “Pablo”, acquarello.