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Fisica quantistica:

Piero della Francesca è uno dei più grandi pittori del 1400. Viene considerato un matematico" prestato alla pittura per la sua rigorosa indagine realistica dello spazio, ottenuta attraverso un'applicazione quasi scientifica della prospettiva. Spesso i soggetti delle. sue opere sono il pretesto per la costruzione concettuale di uno spazio-tempo fissato in un momento eterno dove appunto la scena si svolge. Sviluppando una continua possibilità di matematiche indagini di spazio, estende quasi illimitatamente gli estremi delle scale dei valori: verso l'infinitamente grande. e verso l'infinitamente piccolo. L'ambiente, i soggetti, le figure sono concetti essi stessi che si rafforzano l'un l'altro in un contesto globale pur mantenendo, ognuno di essi, un'indipendenza globale reciproca.
In fisica quantistica esiste un fenomeno detto "Entanglement", nome usato per descrivere il tipo di connessione non locale di due particelle. Fino a non molto tempo fa, si riteneva che l'universo funzionasse secondo il principio di localita' ossia che ogni interazione tra particelle dovesse essere "diretta". In tale modello, una particella viene spostata o alterata tramite interazione fisica con un'altra particella od una catena di interazioni di altre particelle. Il tutto nei limiti imposti dalla teoria della relativita' che non consente velocita' di interazione superiori a quella della luce. Il fenomeno dell' Entanglement e' invece non locale. Due particelle, anche se separate da distanze cosi' grandi che non possono interagire, sono in grado di influenzarsi vicendevolmente e, cosa ancor piu' incredibile, istantaneamente. Se ad esempio due fotoni sono generati da un atomo in questo particolare stato di Entanglement, e si allontanano l'uno dall'altro in direzioni opposte, la Teoria della Relativita' ci dice che non potranno piu' interagire poiche' si allontanano tra loro al doppio della velocita' della luce. Inoltre, il loro stato di polarizzazione e' per entrambi indefinito essendo in uno stato di sovrapposizione quantistica. Si e' verificato sperimentalmente che la misurazione della polarizzazione di uno dei due fotoni costringe l'altro ad assumere una polarizzazione opposta a quella misurata, anche se nessuna comunicazione e' apparentemente possibile. Tale interazione e' istantanea, a velocita' infinita. Ogni osservatore vede un fotone con una polarizzazione che cambia in modo casuale di volta in volta e sapere che l'altro osservatore sta osservando un fotone con polarizzazione opposta non e' di alcuna utilita' ai fini di un sistema di comunicazione.
L'idea è che in certe circostanze due particelle continuino a formare un unico sistema anche se separate da distanze enormi. La "non località" è un modo di descrivere la situazione, ma non ne fornisce una spiegazione fisica, un mistero tuttora irrisolto.
In uno spazio matematico-prospettico di Piero della Francesca, ripreso dall'affresco della "Flagellazione di Cristo", ho collocato due figure femminili, senza ombre, corpi che vivono in un contesto quasi irreale. In realtà esse sono "entangled" come le particelle studiate in meccanica quantistica. Una volta le spalle all'altra. Prese separatamente sembrano ignorarsi ma, in un contesto di non causalità, entrambe si comportano allo stesso modo. Il gesto compiuto dalla figura in primo piano di infilarsi il guanto sta per essere finito anche dalla seconda. La consapevolezza di uno spazio irreale, perfettamente equilibrato, antico e umanistico apre su universi stellati, dove l'infinitamente grande è cornice e connubio al contempo di nuove teorie di frontiera dell'infinitamente piccolo. Un Universo "entangled" che, partendo da eredità estetiche lontane nel tempo, si ripropone con sfide scientifiche nuove ed enigmatiche, perfettamente fuse in una nuova volontà di conoscenza e sapere.

Tecnica mista: matita grassa Pablo + tempera
Dimensioni: 50x70