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“Scientia Potentia est”

Partendo dal “ Ritratto di Dama con il Liocorno” di Raffaello Sanzio, la tavola fonde concetti antichi e nuovi al contempo per dare rinnovate interpretazioni alla storia del pensiero umano.
L’ opera di Raffaello,di chiara impostazione leonardesca, rimanda al ritratto di una fanciulla che porta al collo un ciondolo proprio dell’iconografia nuziale: alle spalle un limpido paesaggio incornicia la giovane donna, probabilmente una nobile.
In questa tavola viene ripresa la figura vestita con gli stessi abiti rinascimentali, simbolo del periodo aureo della cultura italiana.
Il viso però non è lo stesso, è moderno: negli occhi e nelle labbra dischiuse, la consapevolezza di una rinascita nuova del pensiero.
La nuova donna è contenuta in uno spazio ripartito secondo la tre dimensioni spaziali a noi note: questo lo si intuisce dalla posizione delle sfere che identificano le tre diverse prospettive di veduta.
Fuori dalle arcate aperte, lo scenario si apre su un paesaggio cosmico, lo stesso ripreso da tre angolazioni di spazio. La lettura in sequenza di questi tre scorci implica il passare del tempo: la nostra quarta dimensione.
La nuova donna ha fra le mani una sfera uguale a quelle che fissano i parametri di riferimento spaziale, ma nella sfera sono contenute le galassie che si riflettono alle spalle della donna stessa.
Nell’antica eleganza rinascimentale, un nuovo Rinascimento: “Scientia Potentia Est”, come disse Bacone. La scienza è potenza perché permette di avere fra le mani gli strumenti della conoscenza e della padronanza, geometrie finite illimitate per vedere sempre più lontano con occhi nuovi e sorridere con la sicurezza di una nuova intelligenza.

Dimensioni: 50x70
Tecnica mista: matita grassa “Pablo”, tempera.