Ricordi d’infanzia: la costellazione di Pegaso.
I bambini hanno occhi diversi dagli adulti per vedere le cose del mondo. In ogni situazione la realtà si presenta quasi come una magia. Quando i bambini guardano il cielo pieno di stelle ed ascoltano le spiegazioni dei grandi su quello che stanno vedendo, pensano che ci deve essere di più di ciò che appare. Le stelle non sono solo fucine termonucleari, sono fari nel cielo per illuminare rotte invisibili. I pianeti non sono corpi celesti che ruotano attorno alle stelle e brillano di luce riflessa; sono porti d’attracco, baie sicure per i naviganti celesti. Per i bambini, il cielo stellato è meraviglioso perché è sempre più grande dell’orizzonte. Le costellazioni non sono ipotetiche figure stellari, sono veramente ciò che sono: la costellazione di Andromeda è davvero la figura di una donna. Orione è davvero un cavaliere con la spada e la cintura portaspade. E Pegaso…Pegaso è un meraviglioso cavallo alato, bianco come la neve. Nel mondo dei bambini può capitare che una notte, mentre si guardano le stelle, Pegaso scenda da lassù, lasciando nel cielo solo la sua traccia. Un cavallo bianco alato, che plana dolcemente a terra e che con le sue ali avvolge una bambina che, per tante sere, ha guardato verso di lui, pregandolo di non essere più solo costellazione, ma cavallo vero, materializzazione di un sogno. Fra la dolcezza dello sguardo mite e comprensivo del cavallo e gli occhi lucenti di stupore della bimba si instaura un dialogo di intesa infinita, come infinite sono le meravigliose magie del cosmo viste dagli occhi dei bambini… Da bambina io ero bionda….
Dimensioni : 50 x 70
Tecnica mista : matita grassa “Pablo “ + tempera